Logo

#CUOREROSSOBLU

05/12/17 ANCHE DA BORDO CAMPO SI PUO’ FARE GOAL. INTERVISTA A SANTE ROSSETTI, MASSAGGIATORE DELLA CIVITANOVESE.

Nella nomenclatura del calcio moderno, il termine «massaggiatore» è ormai obsoleto e fuori moda. Oggigiorno viene etichettato con termini più tecnici come fisioterapista o  massofisioterapista. A prescindere dalla definizione che si voglia usare, la Civitanovese Calcio 1919, quest’anno è tornata ad affidarsi alle sapienti mani di Sante Rossetti.
Dopo una pausa di un anno, lo storico massaggiatore della Civitanovese è tornato a prendersi cura dei muscoli dei giocatori rossoblù.

Sante, cosa ti ha convinto a tornare? «Quando quest’estate mi è arrivata la chiamata da Valerio (Cerolini, attuale team manager) non ci ho pensato neanche un istante. Sono tornato perché a Civitanova sto bene e nell’anno di pausa mi è mancato molto tutto l’ambiente rossoblù».
Che emozione è stata tornare in panchina dopo un anno di pausa? «E’ stata una bellissima emozione. Quando sono rientrato allo stadio mi è sembrato di non aver mai lasciata davvero la Civitanovese. E’ stata una semplice sosta. A confermarlo è stato il modo in cui sono stato accolto e i tanti gesti di stima che ho ricevuto».
Cosa pensi della nuova società? «La società per il momento è inappuntabile. Sin dal primo approccio ho avuto una buona impressione. Fino ad oggi, per dirlo nel gergo giovanile, davvero “tanta roba”. Certo l’euforia dei risultati e del primo posto in classifica sono componenti che aiutano molto a far funzionare il tutto. La mia speranza è che si continui su questa strada».
Da uomo rossoblù di lungo corso, cosa ti senti di dire alla tifoseria? «Sono rimasto un po’ deluso perché non pensavo si arrivasse a questo punto. Anche l’Anconitana fa la stessa nostra categoria con la differenza che loro fanno 1500 persone allo stadio, sia in casa che in trasferta. Questo scontro è deleterio ed inopportuno. Personalmente vorrei tornare a vedere lo stadio come l’anno dell’Eccellenza, in cui i tifosi ci hanno davvero sostenuto in maniera pazzesca, seguendoci in lungo e largo. La verità è che la Civitanovese rischiava di fare la stessa fine della Maceratese se non fosse arrivato Mauro Profili».
Qual è la tua speranza? «Io spero che questa frattura si possa ricucire. Davvero non vedo motivi per continuare questa contestazione che fa solo male alla squadra. I giocatori più volte nello spogliatoio ci chiedono i motivi degli striscioni e di tale atteggiamento di una parte della tifoseria. Io credo che sarebbe più opportuno godersi la squadra e il primato in classifica. Anche altre squadre più blasonate sono ripartite dai bassifondi dopo un momento storico difficile. Mi viene in mente la Fiorentina. Non vedo perché non potremmo farlo anche noi».
Qual è il tuo pronostico per questa stagione? «Io non mi lascio mai andare ai pronostici. Posso dire che la mia speranza e di raccogliere il massimo da questa stagione. Per farlo bisogna pedalare a testa bassa tutti uniti verso un unico obiettivo, seguendo a menadito le indicazioni del mister».
Entrando nel tecnico, come sta Bamba e per quando è previsto il suo rientro? «Bamba dovrà stare fermo per altri 15 giorni perché la frattura al quinto metatarso del piede destro non si è ancora saldata».
E Perez? «L’ortopedico ha tolto tre siringhe di liquido dal ginocchio di Perez la settimana scorsa. Per sicurezza domani lo sottoporremo ad una risonanza magnetica per escludere lesioni ai legamenti e al menisco. Se l’esame dovesse essere negativo Perez potrà tornare ad allenarsi in gruppo già da lunedì prossimo. In ogni caso a Corridonia mister Nocera non potrà contare su Tomas».

Oggi il massaggiatore di una squadra di calcio è una figura sempre più influente e centrale, forse più di qualche anno fa. È un po’ il padre, il confessore, il consigliere, il punto di riferimento per gli atleti. Noi, in questo senso, siamo fieri di poter contare su un uomo come Sante Rossetti.