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 CALCIO DILETTANTISTICO, UNA DIFFICILE CONCLUSIONE

Mentre per il calcio professionistico nel decreto di ieri sera del presidente del consiglio Conte si parla di  ripresa degli allenamenti a partire dal 4 maggio e ciò lascia aperta la possibilità di una riapertura dell’attività, per il calcio dilettantistico, ovvero in  quello che è stato definito quello nello sport collettivo, si accenna alla  ripresa degli allenamenti a partire dal 18 maggio. Se il Comitato Tecnico Scientifico e  la Lega dilettantistica saranno  favorevoli,  si potrebbe pensare a una ripartenza da quella data  anche del calcio minore e rimanendo strettamente al campionato della Promozione regionale, nel quale, oltre la fase preliminare della preparazione, sono da disputare sette partite di campionato, play off, play out e le gare di ritorno della semifinale di Coppa Italia e la finale. Il tutto vuol dire il tutto potrebbe concludersi, anche con un po’ di ottimismo,  a fine luglio. Sarà possibile?

A questo ristretto margine di possibilità, con i costi che verrebbero a gravare ulteriormente sulle società e relativi mancati introiti,  potrebbe prevalere l’ipotesi di uno stop immediato con l’azzeramento di tutte le fase del campionato, oppure una decisione sulla base di quelle che sono le situazioni di classifica al momento della cessazione dell’attività.  Tesi quest’ultima impossibile anche da prevedere,  dal momento che verrebbero meno tutti quei margini di recupero che la fase finale  del campionato potrebbe garantire.

È indubbio il fatto che lo sport regionale si trovi in acque molto agitate e perciò non c’è che attendere quelle che saranno le decisioni degli organi federali, che devono tener conto anche di quanto viene detto nell’art. 1, comma g),  del DOCM che inizia con un  categorico: “ sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati”.

Nella Civitanovese, abbiamo avuto la possibilità di parlarne con il .d.g. Gianluca Di Giacomi che ovviamente non ha fatto nessuna ipotesi sulla possibile conclusione della stagione, anzi,  si è detto convinto che  in una circostanza come questa:  “è necessario attenersi – ha detto – alle disposizioni, molto difficili,  degli organismi federali.  In primo luogo deve essere salvaguardata la sicurezza dei giocatori.  Il resto, viene dopo”.  (v.d.s)