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A TUTTO MARTINEZ, IL PENDOLINO DELLA CIVITANOVESE

Tra alti e bassi (come è normale che sia per un giocatore della sua età) è stato una delle rivelazioni della splendida stagione della Civitanovese. Stiamo parlando di Miguel Martinez, il terzino sinistro dal mancino d’oro che in stagione ha prodotto tanti assist per i suoi compagni di squadra (11 gli assist vincenti in stagione per l’iberico). Lo spagnolo classe 1998, a suon di prestazioni, si sta imponendo come uno dei punti di riferimento della Civitanovese 2017/2018. La sua inesauribile spinta sull’out di sinistra e le sue innate doti nel gioco offensivo si sono rivelate spesso decisive. In più quest’anno, grazie ai consigli di mister Nocera, è molto migliorato anche nella fase difensiva aumentando in maniera evidente il suo livello di gioco.

Miguel, quando sei arrivato ad inizio stagione ti aspettavi di essere uno dei titolarissimi? «Sinceramente ad inizio stagione pensavo di stare più in panchina che in campo dato l’alto livello dei miei compagni. Ed invece sto giocando più di quanto credevo e ne sono molto felice».
Cosa ti ha spinto ad approdare nel bel paese? «L’anno scorso ho seguito il consiglio di un amico e sono venuto a giocare in Italia con l’intento di migliorare, specialmente sotto il profilo tattico perché il gioco italiano è molto più avanzato da quel punto di vista. Nella passata stagione ho giocato nell’Eccellenza calabrese».
Come è avvenuto l’incontro tra Miguel Martinez e la Civitanovese? «Un procuratore che conoscevo mi ha messo in contatto con Enzo Di Meo e appena ho ricevuto l’offerta non ho esitato. Io avevo intenzione di restare in Italia e a Civitanova c’era un bel progetto che ho deciso di sposare e, ad oggi, posso dire di aver fatto la giusta scelta».
Come ti trovi con mister Nocera? «Mi trovo molto bene. Lui ha fatto il terzino sinistro come me perciò mi dà dei preziosi consigli, che mi hanno permesso di crescere molto calcisticamente. Inoltre facciamo allenamenti da professionisti. Con lui posso dire di essere diventato un calciatore».
In cosa credi di essere migliorato? «Sono migliorato tanto sia difensivamente che offensivamente. Come dicevo prima, in Italia si lavora molto bene sulla tattica. Rispetto a otto mesi fa, quando sono approdato a Civitanova, sono più cattivo e ho migliorato il tempismo difensivo».
Ti piace Civitanova? «Si, è la mia città ideale perché è gioiosa ed inoltre è bagnata dal mare e io adoro il mare. Sono strafelice di essere qui».
Che emozione è stata alzare la Coppa Marche tra le mura amiche del Polisportivo? «È’ stata un emozione bellissima, abbiamo disputato tante gare difficili in inverno per arrivare a questo bel traguardo. È stato un plus, un’ulteriore spinta per arrivare a vincere il campionato».
Domani al Polisportivo arriverà la quinta forza del campionato, l’Elpidiense Cascinare di mister Cantatore. Che partita ti aspetti? «Sarà una partita difficile e per nulla scontata. Il Cascinare è una squadra tosta e ben messa in campo. All’andata lo hanno ampiamente dimostrato».
Pensi possa essere la giornata decisiva per il campionato? «Penso che possa essere una partita decisiva come del resto lo sono le altre due. Sicuramente sarà la partita più difficile di tutte e tre.».
Hai già pensato alla prossima stagione? La tua volontà è di giocare ancora con la casacca rossoblù? «Il calcio è imprevedibile. Un giorno sei qui un giorno altrove. A me personalmente piacerebbe molto rimanere a Civitanova. Non so se sarò all’altezza ma se loro mi vorranno io resterò qui molto voltenteri perché sono stato molto bene».